A Vinitaly tavola rotonda della Uila su Made in Italy, tracciabilità e lavoro etico

A Vinitaly tavola rotonda della Uila su Made in Italy, tracciabilità e lavoro etico

Il 10 aprile con il ministro Martina e i presidenti di Coldiretti e Federalimentare Moncalvo e Scordamaglia

(AGRA) – Contrastare la truffa dell’italian sounding, spingere l’export oltre i 50 miliardi di euro entro il 2020 e combattere efficacemente il lavoro nero nei campi. Tre obiettivi concreti che accomunano il sistema delle imprese alimentari e il sindacato dei lavoratori e che la Uila è convinta si possano raggiungere trovando un punto in comune tra le diverse esigenze.

È questa l’idea di fondo alla base della tavola rotonda sul tema “Mangio italiano, voglio un lavoro etico – la tracciabilità, carta vincente per l’agroalimentare”, promossa dalla Uila-Uil, in programma a Verona lunedì 10 aprile (ore 10.00) all’Auditorium di Vinitaly e alla quale interverranno, insieme al segretario generale della Uila Stefano Mantegazza, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo. Parteciperà anche il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo. A moderare la tavola rotonda – che apre la sessione pubblica della VI Conferenza di Organizzazione della Uila (10-12 aprile) alla quale parteciperanno oltre 450 delegati provenienti da tutta Italia – sarà Sandro Capitani, conduttore della trasmissione “Coltivando il Futuro” di Radio 1 Rai.

Protezione del Made in Italy nel mondo, nuove normative in materia di tracciabilità, legge 199 contro il caporalato ed etica del lavoro saranno alcuni degli argomenti al centro del dibattito.

“Siamo consapevoli – sottolinea il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza – che nel settore agroalimentare sono presenti interessi e necessità diverse. Ma siamo anche convinti che su alcuni temi chiave, dalla valorizzazione del Made in Italy alla lotta alle frodi e al lavoro nero, siamo tutti schierati dalla stessa parte e dovremmo agire in comunione di intenti. Per questo abbiamo organizzato la tavola rotonda, coinvolgendo i presidenti di Coldiretti e Federalimentare, perché siamo convinti che qualità, tracciabilità ed eticità siano tre valori indispensabili e che possano essere ricompresi tutti in un’etichetta per indurre il consumatore ad una spesa più consapevole. Va nella giusta direzione l’azione intrapresa su questo fronte dal Governo e dal ministro Martina, anche se sono condivisibili le preoccupazioni espresse da più parti, in questi giorni, e per le quali vanno trovate le giuste soluzioni. In tal senso come Uila ci sentiamo impegnati a contribuire alla ricerca di un minimo comune denominatore tra l’industria alimentare, che non ha concorrenti nel mondo nella capacità di conferire il massimo valore aggiunto ad una stessa materia prima e il settore agricolo, che fa della tracciabilità delle sue produzioni l’arma vincente per incrementarne il valore. Durante la tavola rotonda – conclude Mantegazza – avanzeremo delle proposte di modifica della Legge 199 contro il Caporalato, mentre nel corso della Conferenza di Organizzazione, dedicata ai delegati Uila, presenteremo ulteriori proposte sul lavoro precario e sulla tutela della maternità”.

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