Alimenta2Talent: premiate 5 nuove start up agroalimentari

Alimenta2Talent: premiate 5 nuove start up agroalimentari

Da una soluzione low cost per l’utilizzo di droni in agricoltura a come produrre insetti commestibili

(AGRA) – Come ordinare pane fresco artigianale e farselo portare a casa, come utilizzare prodotti vegetali in ambito medicale, una nuova soluzione low cost per l’utilizzo di droni in agricoltura, come produrre insetti commestibili. Sono alcune delle start up finaliste della terza edizione di Alimenta2Talent, programma internazionale che premia i migliori progetti d’impresa che intendono innovare il settore agrifood con le nuove tecnologie digitali, migliorare le tecnologie dei processi agricoli e ridurre gli sprechi e l’inquinamento per migliorare la sicurezza alimentare e la salute dei cittadini.

Alimenta2Talent, organizzato dal Ptp-Science Park di Lodi, si è tenuto all’interno della fiera Seeds&Chips 2016. La fase finale del programma ha visto la partecipazione dei 10 progetti d’impresa prescelti sui 100 presentati. I progetti sono stati valutati da una commissione tecnica composta da profili di alto spessore tecnologico e di business provenienti dal mondo dell’industria agrofood, da quello della finanza, esperti di tecnologia ed advisor di Alimenta, Incubatore Certificato.

I 5 vincitori della terza edizione di Alimenta2Talent sono: Heli-Lab Srl Agri-Dron, Rigenery Srl, Htc Bio Innovation, Italbugs Srl e Mogu (Mycoplast Srl).

Ai 5 vincitori andranno: 6 mesi di programma di accelerazione di business presso il Parco Tecnologico di Lodi, un percorso a selezioni successive, del valore di 40.000 euro e 4.000 euro a progetto d’impresa, per tutta la durata del programma. Al termine della prima fase del percorso di accelerazione, 3 di essi riceveranno un voucher da 3.000 euro ciascuno (Alimenta Premium). Infine 7.000 euro al Champion di Alimenta (al termine del programma di Accelerazione). Il Champion di Alimenta sarà la start up che avrà creato il maggior valore aggiunto durante i 6 mesi di accelerazione e il Ptp-Science Park valuterà l’opportunità di investire su di esso.

“Premiamo i cinque migliori progetti d’impresa nati con la volontà di innovare il comparto agroalimentare – ha dichiarato Cristina Tajani, assessore al Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano – un settore in rapida espansione dove non mancano opportunità lavorative. Anche la terza edizione di Alimenta2Talent, come le precedenti, ha visto una partecipazione massiccia, simbolo della volontà dei giovani milanesi di fare impresa sfruttando le opportunità che offre il nostro territorio. Auguro a tutti, vincitori, finalisti e partecipanti, di continuare a credere e a investire energie nelle loro idee perché Milano è il luogo giusto dove trasformare una buona intuizione in un solido progetto imprenditoriale”.

“Questi progetti di impresa – ha detto Gianluca Carenzo, direttore generale del Ptp-Science Park di Lodi – sono innovativi e potranno avere ricadute sul comparto agroalimentare e l’economia circolare. È un segno che testimonia ancora di più come, oggi, il rilancio del Sistema Paese passi dall’innovazione e dal fare impresa. Il nostro Acceleratore d’impresa Alimenta, inserito nel Parco Tecnologico Ptp-Science Park e la partnership vincente con la Città di Milano sono gli ingredienti vincenti di questo programma. Adesso partiamo con sei mesi impegnativi di lavoro per portare i progetti d’impresa sul mercato”.

I PROFILI DELLE 10 START UP FINALISTE

Heli-Lab Srl Agri-Dron

Chiara Carlevaro / Giuseppe Spallina

http://heli-lab.it/

Agri-Dron è una soluzione low cost di semplice utilizzo per effettuare agricoltura di precisione attraverso l’utilizzo dei droni. L’idea nasce dall’unione di differenti competenze in ambito di aviazione, agricoltura, Ict, project management, marketing e dalla collaborazione con università e Pmi operanti in ambito Hi-Tech che permette di sviluppare un dispositivo, attualmente unico nel settore, in grado di raccogliere i dati provenienti dalla sensoristica a bordo dei droni e trasmetterli su internet attraverso una connessione a banda larga. Il risultato, rilevato dal velivolo, può essere istantaneamente elaborato da sistemi e personale tecnico presenti in qualsiasi area del mondo e visualizzato su ogni dispositivo multimediale (pc, tablet e smartphone) con un riscontro immediato, senza la necessità della post-elaborazione a terra rendendo inoltre possibile l’integrazione dei droni con altri sistemi automatici già esistenti.

 

Rigenery Srl

Moreno Camanzi

www.holoilsystem.it

Rigenery nasce per gestire le attività di R&D e di produzione dei prodotti vegetali della Famiglia Holoil System, con un know how chimico-medicale e di automazione industriale, in grado di passare dalla materia prima raccolta in natura alla sua trasformazione, utilizzando apparecchiature e sistemi progettati per la massima personalizzazione.

La Famiglia Holoil System comprende prodotti destinati sia al settore veterinario sia a quello umano con certificazione come D.M. in classe 2b.

Per le caratteristiche che li contraddistinguono (proprietà antisettiche e fortemente rigenerative), sono prodotti caratterizzati dalla multifunzionalità d’uso, particolarmente indicati per: l’automedicazione o la medicazione assistita da personale sanitario; il trattamento di svariate patologie e tipologie di ferite (acute, croniche ed infette); l’uso in ambiente sanitario per specifiche applicazioni, specie in ulcere vascolari in piede diabetico.

 

Htc Bio Innovation

Daniele Basso

http://www.htcbioinnovation.com/

Htc Bio Innovation sfrutta una tecnologia di semplice implementazione, innovativa e sostenibile per trasformare substrati vegetali di scarto, quali i sottoprodotti dell’industria alimentare, in un materiale ammendante (chiamato Greenpeat), che migliora la crescita delle piante e riduce l’uso di fertilizzanti chimici e acqua, in pieno accordo con il concetto europeo di economia circolare. Greenpeat è un materiale carbonioso capace di aumentare l’attività microbiotica e la capacità di trattenere l’acqua e i nutrienti nel terreno, migliorando in questo modo la crescita delle piante e riducendo, nel medio-lungo periodo l’utilizzo di fertilizzanti chimici e acqua. Greenpeat è rinnovabile perché non va a intaccare risorse fossili, ecologico perché viene prodotta da materiali di scarto, ambientalmente ed economicamente sostenibile. Applicando questa tecnologia per valorizzare scarti di origine vegetale si evita infine il loro smaltimento come rifiuto, muovendosi in questo senso anche nella direzione del rifiuto zero.

 

Italbugs Srl

Marco Ceriani

http://www.italbugs.com/

Italbugs è un progetto innovativo e ad alto valore tecnologico in area AgroFood, basato su ricerca scientifica e validazione sanitaria, di una filiera agro-industriale eco-sostenibile di allevamento e trasformazione di insetti, mirata all’ottenimento di materie prime alimentari, sostenibili e sicure in area feed e food.

 

Mendel Project

Simone Ronchini

www.mendelproject.org

www.juvantseed.com

Mendel Project raccoglie le esperienze botaniche degli utenti promuovendo la condivisione delle tecniche agricole. Mendel Project supporta Juvant Seed, un dispositivo di controllo dinamico del clima, un fitotrone miniaturizzato connesso a un sistema Cloud che permette il completo controllo in remoto sulle colture.

Juvant Seed (JS) è componibile da elementi modulari per accogliere le diverse esigenze di sperimentazione permettendo all’operatore di monitorare le informazioni storiche e quelle in tempo reale sui dati ambientali come temperatura, umidità, spettro di luce, consentendo di resettare o modificare le principali variabili che influenzano la crescita delle coltivazioni.

Tutti i fitotroni connessi raggruppano costantemente i dati delle colture nel Cloud System abilitandolo ad eseguire predizioni statistiche al fine di ottimizzare la crescita della coltura e permettendo all’operatore un totale controllo sui fattori ambientali.

 

Mycoshape

Vincenzo Sangiovanni

www.funghiespresso.com

Ogni anno vengono prodotti 300 milioni di tonnellate di plastica, tra i 10 e i 20 milioni sono invece le tonnellate che ogni anno finiscono in mare, dove si stima che attualmente galleggino 269 milioni di tonnellate di plastica. Questi detriti si traducono in 13 miliardi di dollari di perdite annue. Il 25-30% di questa plastica è rappresentata dagli imballaggi in polistirene (Eps), materiali che più di altri impattano sull’ambiente.

Per rispondere a questa problema, il team di Mycoshape propone un materiale biologico che ha le stesse caratteristiche fisiche dell’Eps, ma che alla fine del proprio ciclo vitale torna alla natura sotto forma di compost.

Mycoshape viene prodotto usando scarti agricoli locali (paglia, pula di riso, fondi di caffè, fibra di cocco…) in combinazione al micelio che, con la sua struttura reticolare, fa da collante naturale conferendo resistenza, leggerezza e flessibilità al materiale. In base al tipo di scarto agricolo si producono diversi tipi di materiale: pannelli rigidi per le costruzioni, imballaggi, soluzioni personalizzate per il packaging. La forza di Mycoshape sta nel proprio team internazionale, che già vanta esperienze nel mondo delle startup innovative, e nel modello di business proposto: Mycoshape non è solo produzione e vendita di materiali biologici, ma dell’intero modello di business che, grazie a container marini, può essere trasportato ovunque ci sia necessità di produrre materiali di imballaggio dagli scarti locali.

 

Spirufarm

Antonio Ida / Stefano Lanzoni

http://spirufarm.com/

Spirufarm è un’azienda di ricerca e sviluppo che si occupa di nuove forme di agricoltura sostenibile e che ha trasformato lo studio e la ricerca in un progetto di sostenibilità, realizzando un processo integrato per lo sviluppo del comparto agro-alimentare, in un progetto ambizioso: coltivare spirulina 100% italiana e biologica tramite un metodo innovativo che garantisca una produzione costante per tutto l’anno utilizzando l’energia termica di scarto dei biogas.

Il servizio: innovare e rendere fruibile l’idea di produzione alle aziende agricole che ne facciano richiesta dando loro supporto e consulenza tecnologica per migliorare la sostenibilità e differenziare le produzioni.

 

Mogu (Mycoplast Srl)

Stefano Babbini

http://www.mycoplast.com/

Mycoplast è una start-up fondata nel 2015 con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare una tecnologia per la produzione su scala industriale di biomateriali innovativi prodotti a partire da micelio (funghi) e scarti provenienti da filiere agro-industriali.

Tale famiglia di materiali compositi è stata chiamata Mogu e consiste in prodotti compostabili al 100% e ottenuti tramite processi completamente naturali, seguendo i principi dell’economia circolare. I materiali Mogu trovano numerose applicazioni, dai semplici imballaggi (elementi angolari, particolarmente adatti alla protezione di prodotti tecnologici), alle soluzioni di packaging sostenibile più raffinate (cassette per vini e oli di alta qualità). Inoltre, i materiali Mogu possono essere utilizzati per applicazioni di interesse nella bio-architettura (e.g. pannelli fono-assorbenti e termo-isolanti, elementi non strutturali e moduli decorativi).

Mycoplast ha sede ad Inarzo (Varese) dove ha implementato un laboratorio industriale dotato dei macchinari necessari all’attività di prototipazione. L’azienda ha già raggiunto importanti accordi di collaborazione con enti di ricerca e partner industriali per lo sviluppo di prodotti nei settori di mercato descritti. Inoltre, Mycoplast ha ottenuto una licenza esclusiva per l’utilizzo commerciale del know-how derivante dalla ricerca di un primario Dipartimento di Microbiologia olandese ed è in fase di acquisizione di un primo brevetto, utile allo sviluppo della propria tecnologia.

 

Mylbread

Elena Galli

http://www.mylbread.com/

Mylbread permette di ordinare online ceste di pane e di prodotti da forno artigianali e di riceverle direttamente a casa o al lavoro tramite la piattaforma www.mylbread.com. Per dare risalto ai panificatori artigianali virtuosi e fornire alla community prodotti ad elevato valore nutrizionale sono stati coinvolti nel progetto forni che perseguono una filosofia di produzione di altissima qualità: lievitazione con pasta madre e farine macinate a pietra di grani antichi. Le ceste sono ordinabili in forma individuale o abbonamento ricorsivo e sono consegnate in bicicletta e auto elettrica nelle giornate e fasce orarie indicate dall’utente.

Alimento “social” per eccellenza, la visione di Mylbread è anche quella di fare formazione e creare una vera e propria community di biker, fornai e amanti del pane. In quest’ottica si lavora sulla creazione di un blog e di eventi ad hoc focalizzati sulla panificazione casalinga.

La proposta di valore verte su tre aspetti principali: pane a lievitazione naturale e prodotti da forno artigianali ordinabili online, pianificazione degli ordini e conseguente diminuzione degli sprechi produttivi dei forni, servizio a basso impatto ambientale grazie alla consegna in bici e auto elettrica.

 

YoTools

Francesco Barchiesi

Gli YoTools (prodotti da Yoderma) sono il primo yogurt cosmetico presente sul mercato. Sono formati da yogurt (Yo) greco + uno o più principi attivi o essenze naturali per la bellezza e la salute del corpo + un oggetto cosmetico (Tool) che permetta di utilizzare correttamente il prodotto (ad esempio finger scrub, cuffietta per capelli, spatola per la maschera viso…). Il tutto in un accattivante packaging da vendersi inizialmente nelle corsie della cosmesi dei supermercati e in seguito anche nelle parafarmacie, profumerie, erboristerie.

I primi prodotti saranno maschere di bellezza per il viso, capelli, mani e occhi per poi passare a scrub per viso e corpo, lavande e ovuli vaginali, e una linea di doposole.

Gli YoTools incarnano perfettamente il concetto di biocosmetica. Non solo le essenze sono naturali, ma anche la texture della crema lo è. È un prodotto vivo, che ha infatti una scadenza biologica. Non ci sono né parabeni né nessun tipo di conservante. È un modo nuovo di intendere lo yogurt.

(riproduzione riservata)