Logistics is the king

Logistics is the king

Se c’è un settore che in Italia viene scarsamente considerato è quello della logistica. È noto, viceversa, che abbia importanti ricadute non solo per i conti economici delle imprese, ma anche per gli impatti ecologici e anche sociali. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, molti analisti imputano le difficoltà del nostro Mezzogiorno, e in particolare dell’agricoltura meridionale, alla scarsa dotazione logistica e al differenziale di costi per far pervenire le merci dai siti di produzione ai mercati del Nord Italia e del Centro Europa.

Per molti anni si è pensato che puntare sul trasporto su strada sia per le merci che per le persone fosse la soluzione più economica. Il trasporto su gomma, in effetti, consente di trasportare le merci da A a B senza effettuare operazioni di carico e scarico intermedie. Ma se ciò era valido ieri, oggi a causa del costo del gasolio, del personale e dell’ingolfamento di molti nodi autostradali non è più vero e lo sarà ancor meno nei prossimi anni. Per non parlare dell’inquinamento provocato in particolare dai mezzi pesanti!

Noi abbiamo, a differenza di altri Paesi europei, un grande vantaggio: essere circondati dal mare che nei secoli è stata praticamente l’unica via di trasporto per le merci e le persone. Questa risorsa è stata trascurata negli ultimi anni, ma oggi qualcosa sta cambiando, almeno per quanto riguarda il trasporto pesante via mare. Con un impegno straordinario degli armatori sono state varate nuove navi in grado di trasportare centinaia di camion sia lungo le coste che per raggiungere altri Paesi del Mediterraneo. Guido Grimaldi in un recente incontro a Roma con 3.000 operatori della logistica, in qualità di presidente della neonata associazione Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile), ha sottolineato che nell’ultimo anno grazie a navi di nuova concezione sono stati eliminati dalle strade automezzi pesanti che messi uno dietro l’altro avrebbero composto una fila di oltre 800 Km.

Altra novità importante è che per la prima volta un governo decide di agevolare il trasporto via mare e via ferrovia con incentivi che potrebbero essere il volano per smaltire il traffico autostradale con tutto ciò che ne consegue in termini di inquinamento, sprechi energetici e sicurezza stradale.

Tutto bene allora? Non proprio! In Italia resta aperto il problema della scarsa dotazione di piattaforme logistiche e interporti per saldare il trasporto via mare o via ferrovia con l’ultimo miglio ed evitare quindi che i camion tolti dalle strade continuino ad arrivare nelle città. Dotarsi, quindi, soprattutto in prossimità dei grandi centri urbani, di piattaforme logistiche ed interporti da cui far partire automezzi, possibilmente a gas o elettrici, è una necessità non più rinviabile per ridurre i costi dei trasporti, del traffico e dell’inquinamento. Ma non solo, grazie anche alle vendite online le merci trasportate in pochi anni sono raddoppiate e di conseguenza la logistica sarà nei prossimi anni uno dei pochi settori in cui si creerà nuova occupazione.

Sergio Auricchio

auricchio@agraeditrice.com