Osservatorio Findomestic: nel 2018 i consumi crescono di 21 miliardi di euro

Osservatorio Findomestic: nel 2018 i consumi crescono di 21 miliardi di euro

I beni durevoli segnano +1,5%: la casa (+2%) meglio dei veicoli (+1%), l’e-commerce a 27,4 miliardi (+16%)

(AGRA) – Nel 2018 i consumi degli italiani sono cresciuti di 21,14 miliardi di euro (+2%) rispetto al 2017: la spesa totale ha raggiunto 1.000 miliardi e 80 milioni, consolidando un trend positivo che dura da cinque anni (+8,65% dal 2014). Lo rivelano i dati dell’Osservatorio dei Consumi Findomestic 2018, realizzato in collaborazione con Prometeia, che indicano il mercato dei beni durevoli in crescita dell’1,5% in valore, con un incremento doppio nel comparto casa (+2%) rispetto a quello dei veicoli (+1%). Boom dell’e-commerce stimato in aumento in valore del 16%. Il 2018 è per il credito al consumo, che cresce del 3,9%, il settimo anno in positivo.

RIPRESA DEI CONSUMI CONCENTRATA IN DUREVOLI E SERVIZI

Il mercato dei beni durevoli vale 83 miliardi e 203 milioni, distribuiti fra il settore dei veicoli (53%) e quello della casa (47%). Se i consumi totali sono cresciuti in valore mediamente dell’1,8% nell’ultimo quinquennio, il mercato dei durevoli è migliorato in media del 4,7%, rivelandosi il più dinamico con un’incidenza sui consumi totali passata dal 6,8% del 2014 al 7,7% del 2018.

VEICOLI, MENO AUTO NUOVE E PREZZI IN CALO, PIÙ USATO

Il mercato dei veicoli pesa per il 3% sui consumi totali, con un incremento dell’incidenza dello 0,7% rispetto al 2014. Le vendite sono in crescita dell’1,6% in volume, i prezzi in calo dello 0,5%. Il primato per giro d’affari spetta alle auto usate con quasi 19 miliardi, mentre il mercato delle auto nuove raggiunge i 17,6 miliardi per un totale di 1.932.000 immatricolazioni con una contrazione del 2,1% in valore e del 2,9% in volume: una quota di equilibrio per il mercato, in assenza degli incentivi alla rottamazione che avevano spinto la domanda nei primi anni 2000.

Calano del 3,5% le immatricolazioni dei privati, confermando l’andamento negativo rilevato nel 2017. Brusca frenata anche per le auto aziendali con una flessione del 2,2% dopo l’impennata del 22,8% del 2017. A rallentare l’acquisto di auto nuove, l’incertezza della situazione economica, la crescente incidenza sui budget familiari dei durevoli per la casa, interventi come l’introduzione del nuovo standard per le emissioni inquinanti in vigore da settembre 2018 e i provvedimenti contro le motorizzazioni diesel, ma anche la diffusione del car sharing nelle grandi città e la crescente propensione verso il noleggio a lungo termine (881mila le auto in circolazione: 276mila immatricolate nel 2018, +6,1% rispetto al 2017, per una quota di mercato del 14,3%).

Più di un’auto su due (54%) di nuova immatricolazione è alimentata ancora a diesel, nonostante un calo del 10%. Le auto a benzina crescono del 4% e raggiungono una quota del 33%, mentre quelle con alimentazione alternativa aumentano del 15% per una fetta di mercato del 13%. Le ibride/elettriche sono in aumento del 40% e valgono un terzo di quelle con alimentazione alternativa. I veicoli a metano crescono del 23%, quelli a Gpl sono in lieve flessione (-0,6%).

Il mercato dell’usato cresce in valore del 3,5% e in volume del 3%, ma mostra un rallentamento rispetto al 2017 quando la domanda era stata sostenuta da un’immissione record di vetture a Km 0 (+49% rispetto al 2016). La propensione all’acquisto di vetture usate è favorita non solo dall’incertezza della situazione economica, ma anche dall’offerta particolarmente vivace nel segmento delle Km 0 e delle vetture provenienti dal noleggio. Se sul mercato del nuovo si registra un progressivo abbandono del diesel, nell’usato le compravendite di auto a gasolio si mantengono in crescita (+6%).

DUE RUOTE: BENE LE MOTO, MALE I CICLOMOTORI

Il mercato dei motoveicoli cresce del 6,2% in valore e del 3,4% in immatricolazioni. Sono 215mila le moto vendute (+5,2%), mentre i nuovi ciclomotori in circolazione sono 21mila, in calo dell’11,3% soprattutto a causa della concorrenza degli scooter di media cilindrata e delle e-bike, oltre che dell’affermarsi di nuovi tipi di status symbol per i giovani, che preferiscono “spostarsi virtualmente” con i dispositivi elettronici.

CAMPER, NICCHIA DI SUCCESSO

Il mercato dei camper si conferma in espansione sia in termini di pezzi venduti (+17,1%) che in valore (+19%). Il giro d’affari ammonta a 232 milioni: una nicchia che sta attirando di anno in anno un numero crescente di appassionati, in un contesto generale di ripresa del numero di viaggi turistici.

CASA, I CONSUMI SONO SMART E PREMIUM

Il settore casa cresce del 2% in valore: risultato dell’accelerazione dei prezzi medi (+2,7%) e della leggera contrazione dei volumi (-0,6%). Non una variazione contingente: siamo nell’era del consumatore connesso che acquista sempre più beni collegati alla rete, multifunzionali e di fascia premium. Il segmento della tecnologia consumer è calato in volume del 2,7% ma ha visto una crescita media dei prezzi del 5,6%: il risultato è un incremento in valore del 2,7% per un totale di 14,8 miliardi, a un passo dal primato dei mobili cresciuti dell’1,8% per un fatturato di 15 miliardi. Il mercato del mobile da un lato è stato favorito dalla ripresa dell’immobiliare, dall’altro penalizzato dall’applicazione del bonus mobile esclusivamente alle ristrutturazioni. Vale 4,5 miliardi il bricolage (+0,7%) che evidenzia una crescita della domanda di utensili e attrezzi per la casa e il giardino (1,3% in valore).

TELEFONIA, UN ANNO A TUTTO SMARTPHONE

La telefonia segna un +10,6% con un fatturato che sfiora i 6 miliardi. I dati evidenziano la preferenza per gli smartphone di alta gamma: le unità vendute sono in flessione del 2% (decretando la conclusione del processo di sostituzione dei telefoni di vecchia generazione), ma i prezzi sono in ascesa del 12,9%. Il mercato è sostenuto anche dalla crescita dei prodotti di nicchia, quali cuffie (+41% in valore) e dispositivi indossabili (+9%).

MENO TABLET E PC PORTATILI

Il -1,1% in valore per l’Information Technology è ancora più pesante se si guarda ai volumi, in flessione del 3,4%. A contribuire negativamente sono tablet (-12%) e Pc portatili (-3,5%) che insieme valgono quasi la metà del mercato. Un contributo positivo arriva da cartucce per stampanti (+3%), monitor (+20%) e videogiochi con accessori (+11,5%).

GIÙ I TELEVISORI, PIÙ DRONI E SMART DEVICE PER LA CASA

L’elettronica di consumo segna un -3,5% in valore, fortemente condizionata dai risultati negativi dei televisori (-1,6%) che rappresentano l’80% del fatturato. I progressi delle vendite di smart tv e televisori con schermi oltre i 55 pollici non bastano a riportare il segmento su un terreno di ripresa subendo la concorrenza dei prodotti delle telecomunicazioni, che offrono la possibilità di fruire dei contenuti audiovisivi in mobilità. Resta sui livelli del 2017 il segmento audio statico, grazie agli home sound system (impianti audio wireless) e soprattutto a quelli con assistenti vocali incorporati (Alexa di Amazon Echo e Google Home) che crescono dell’1,2%. In positivo i droni che con tassi di crescita a doppia cifra (+14,6%) hanno conquistato nel giro di 3 anni (2016-2018) l’1,3% del fatturato del settore (circa 24,5 milioni).

FOTOGRAFIA ANCORA IN CALO

La dinamica positiva dei prezzi (+9,4%) contiene il calo del fatturato del settore fotografico. Per le macchine digitali (73% del mercato) la contrazione è dell’1,7%, mentre per reflex e obiettivi intercambiabili (27%) il decremento è dell’1,5%. Il crollo delle vendite e del volume d’affari è dovuto prevalentemente alla diffusione degli smartphone, in grado di garantire una qualità dell’immagine sempre maggiore.

ELETTRODOMESTICI, MEGLIO I PICCOLI CHE I GRANDI

Il mercato degli elettrodomestici grandi chiude l’anno in declino: -2,3% di fatturato, -1,5% nei volumi e -0,8% nei prezzi. La riduzione – più netta nel comparto del freddo con un -3,2% – arriva dopo quattro anni di crescita ininterrotta. In controtendenza le asciugatrici, che registrano un +10,8% in valore grazie al traino di prodotti ad alto contenuto tecnologico quali le asciugatrici con pompa di calore. I risultati attenuano solo parzialmente il calo delle vendite di lavatrici (-2,3%) e lavastoviglie (-4,9%). Segno positivo per gli elettrodomestici piccoli con un fatturato complessivo di 1,4 miliardi e una crescita dello 0,3% (-2,3% i volumi, +2,8% i prezzi). Il trend positivo del fatturato è attribuibile esclusivamente al segmento cura della casa (+7,4%), in cui gli aspirapolvere (che rappresentano il 23% del mercato dei piccoli elettrodomestici) segnano un +23,4%. Un’evoluzione sostenuta dalla domanda di soluzioni smart quali i robot che alla funzione di aspirazione affiancano quella di sorveglianza della casa attraverso telecamere integrate. In calo i segmenti preparazione del cibo (-5,1%) e cura della persona (-2,3%).

CONDIZIONATORI E STUFE A PICCO

La brusca frenata nelle vendite dei condizionatori (-11,5%), soprattutto di quelli portatili, e il tracollo delle stufe elettriche (-30,9%) trascina in negativo l’home comfort: -14,1% i volumi e -10,2% il valore. Si mantengono in crescita (+3,3%) i prodotti per il trattamento dell’aria (pulizia, deumidificazione e umidificazione) che rappresentano il 14% del settore.

E-COMMERCE, PROGRESSIONE INARRESTABILE

Negli ultimi 5 anni il mercato dell’e-commerce (dati del Politecnico di Milano) è passato dai 14,3 miliardi del 2014 ai 27,4 del 2018, crescendo di anno in anno a due cifre e nel 2018 del 16% in valore. L’e-commerce è composto per il 44% da servizi, con il turismo che ricopre la quota più ampia (35,8%), e per il 56% da prodotti tra cui spiccano informatica ed elettronica (16,8%), abbigliamento (10,6%), arredamento (5,1%), food & grocery (4%), editoria (3,6%). Tra i beni durevoli sono in forte crescita i mobili (+50%), l’elettronica di consumo (+30%), l’home comfort (+24%) e la telefonia (+23%). Online si comprano meno soltanto i prodotti della fotografia (-7%), che però continua a rappresentare il segmento in cui l’incidenza dell’e-commerce è più elevata (con un peso del 26%).

CREDITO AL CONSUMO DA 7 ANNI IN CRESCITA

Il mercato del credito al consumo prolunga l’andamento positivo che dura da sette anni e chiude il 2018 con erogazioni per 67 miliardi e un saldo positivo del 3,9%. Nel settore dei beni durevoli il ricorso al credito al consumo aumenta quando l’esborso si fa più elevato. Nel mercato dell’auto nuova il 75% degli acquisti avviene a rate; la quota si alza al 90% per l’auto usata e al 92% per le due ruote. Un finanziamento per l’auto nuova ammonta mediamente a 15.000 euro, 10.400 per l’auto usata, 4.600 per i motoveicoli, 840 per elettrodomestici ed elettronica e 2.500 euro per mobili e arredo. I prestiti erogati online rappresentano il 4% del totale di mercato.

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