“Adotta un Torpedino” per sostenere iniziative anti-Covid e aiutare i bambini autistici

“Adotta un Torpedino” per sostenere iniziative anti-Covid e aiutare i bambini autistici

Fino al 15 giugno prossimo è possibile acquistare online un plateau da 24 piantine del minisanmarzano da coltivare in orti casalinghi

(AGRA) – “Adotta un Torpedino”, iniziativa nata nel 2017 da un’idea dei produttori del primo pomodoro a marchio del Lazio, riparte da Fondi per sostenere l’emergenza Coronavirus attraverso il ricavato della vendita online di 6.000 piantine del prezioso minisanmarzano.

Per aderire alla campagna basterà collegarsi al sito internet torpedino.it e acquistare, fino al 15 giugno prossimo, uno dei 250 plateau da 24 piantine di Torpedino, al costo di 52 euro, che potrà essere recapitato in tutta Italia compatibilmente con le norme di sicurezza vigenti.

I proventi raccolti quest’anno, oltre a finanziare le opere emergenziali per il Covid-19 messe in atto dal Comune di Fondi, andranno in aiuto anche dell’associazione di promozione sociale “Liberamente”, nata per rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini affetti da disordini del neurosviluppo, in particolare con disturbo dello spettro autistico attraverso un approccio di tipo cognitivo comportamentale basato sull’Analisi Applicata del Comportamento (Aba).

“Il Covid-19 ci sta facendo vivere momenti difficili e mai come adesso – dichiara Mariano Di Vito, Ceo della Torpedino Srl – sentiamo forte il senso di comunità e di vicinanza verso chi è in particolari condizioni di difficoltà. Dal suo esordio, con il progetto Adotta un Torpedino siamo riusciti a raccogliere oltre diecimila euro, destinati ad opere di beneficenza sul territorio di Fondi. Solidarietà che ora più che mai deve essere sostenuta e incrementata. Da qui la decisione di mettere anche per quest’anno le piante di pomodoro Torpedino a disposizione degli orti casalinghi, soprattutto dopo che la Regione Lazio ha autorizzato l’attività agli agricoltori hobbisti. Come produttori crediamo infatti che il tornare alla terra possa costituire per molti una funzione terapeutica utile a scacciare non solo ansia e stress, ma anche a sentirsi parte attiva di un progetto e a vedere e a vivere le preoccupazioni in maniera diversa”.

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