Ccnl industria alimentare: accordo tra Fai-Flai-Uila e Unionfood, Assobirra e Ancit

Ccnl industria alimentare: accordo tra Fai-Flai-Uila e Unionfood, Assobirra e Ancit

Le 3, sulle 13 associazioni aderenti a Federalimentare, complessivamente occupano circa il 40% degli addetti del settore. Incremento salariale di 137 euro a parametro

(AGRA) – Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno sottoscritto il 5 maggio scorso, su proposta di Unionfood, Assobirra e Ancit – 3 delle 13 associazioni aderenti a Federalimentare che complessivamente occupano circa il 40% degli addetti del settore – un accordo collettivo nazionale per il rinnovo del Ccnl industria alimentare. La firma dell’accordo è arrivata dopo il via libera dell’assemblea della delegazione trattante di Fai-Flai-Uila, alla quale hanno partecipato in video collegamento 180 delegati, alla proposta delle tre associazioni industriali.

Nelle premesse, l’accordo riconosce lo straordinario ruolo svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore durante l’emergenza Covid-19, il senso di responsabilità e l’impegno profuso per garantire che sulle tavole degli italiani non mancassero i prodotti della filiera; ribadisce il valore delle relazioni sindacali grazie alle quali è stato possibile gestire nelle aziende del settore le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria; conferma la centralità del Contratto collettivo nazionale di lavoro.

Nel merito, l’accordo fissa per il prossimo 14 maggio un primo incontro con le tre associazioni per proseguire le trattative di rinnovo del Ccnl industria alimentare, interrotte il 21 febbraio scorso; prevede una prima tranche di incremento salariale, a decorrere dal 1° dicembre 2019 e per tutto il 2020, pari a 21,43 euro (a parametro 137 euro), con pagamento degli arretrati scaglionati in tre tranche, tra maggio e agosto.

In ragione dell’accordo raggiunto e in attesa di un’adesione più ampia degli altri settori associati a Federalimentare, Fai-Flai-Uila hanno deciso di revocare le azioni di lotta, proclamate a partire dal 9 maggio. Tali misure (blocco di straordinari e flessibilità) saranno messe in atto, a partire dal 13 maggio, solo nelle aziende che non avranno, nel frattempo, aderito all’accordo.

Fai, Flai e Uila – sottolineano le organizzazioni sindacali – rimangono convinte della necessità di riprendere un confronto negoziale che porti al rinnovo del Ccnl industria alimentare per l’intero quadriennio di vigenza (dicembre 2019-novembre 2023) e continueranno ad impegnarsi per raggiungere questo obiettivo.

Di Unionfood (Unione Italiana Food) fanno parte 450 aziende, tra cui multinazionali dell’alimentare come Ferrero, Barilla, Nestlé e Mondelez, per un totale di 65mila dipendenti e un fatturato annuo di 35 miliardi di euro; Assobirra riunisce 40 imprese (e 140mila addetti, indotto compreso) che coprono più del 90% della produzione nazionale di birra; Ancit associa 20 aziende del comparto delle conserve ittiche.

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