Consorzio Pecorino Romano: investiti 11 milioni in 5 anni in progetti internazionali

Consorzio Pecorino Romano: investiti 11 milioni in 5 anni in progetti internazionali

Obiettivo i mercati di Germania, Giappone, Stati Uniti, Canada, Francia e Regno Unito

(AGRA) – Con il progetto “Pekorase Italia-Germania”, nel quale sono stati investiti 3 milioni e 300mila euro in cofinanziamento con l’Unione Europea, il Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop si è classificato al terzo posto tra le migliori proposte per la promozione presentate dai 27 Paesi dell’Ue.

Un risultato importante – sottolinea il Consorzio – che premia il percorso di innovazione e internazionalizzazione messo in atto negli ultimi cinque anni con un investimento di 11 milioni di euro per far conoscere, gustare e apprezzare il Pecorino Romano Dop in tutto il mondo: dal Giappone agli Stati Uniti, dal Canada alla Germania fino alla Francia e al Regno Unito, senza dimenticare l’Italia.

L’investimento complessivo per “Pekorase Italia-Germania” è suddiviso in tre annualità e finanziato al 70% dall’Ue attraverso il Reg. 1144 del 2014. Il progetto partirà fra gennaio e febbraio 2021 e si snoderà per il 30% del budget in Germania e per il 70% in Italia. Prevede una serie di attività che hanno come unico protagonista il Pecorino Romano Dop: pubblicità sulle televisioni italiane, eventi con l’Associazione Professionale Cuochi, concorsi di cucina per chef professionisti in Italia e in Germania e per gli istituti alberghieri italiani, sito web e attività di social media in entrambi i Paesi, partecipazione alle maggiori fiere di settore in Italia e in Germania.

“Teniamo molto a questo nuovo progetto – sottolinea Salvatore Palitta, presidente uscente del Consorzio che rinnoverà il consiglio d’amministrazione il prossimo 5 novembre – perché si sviluppa in un mercato importante come quello tedesco e contemporaneamente su quello italiano. Nel nostro Paese c’è stata una svolta nel consumo del Pecorino Romano, finalmente percepito e apprezzato come prodotto da tavola grazie ai nuovi prodotti che abbiamo presentato. Non più solo da grattugia per la carbonara o il cacio e pepe, ma anche prodotto gourmet: siamo terzi nei consumi, nel segmento dei duri, dopo due giganti come Parmigiano e Grana, un risultato che ci riempie di orgoglio. Ora vogliamo spingere in questa direzione e rafforzare i risultati ottenuti: questo progetto ci consente di farlo contemporaneamente a una forte azione di penetrazione sui mercati tedeschi”.

Per la promozione del Pecorino Romano Dop sono attualmente in corso altri due progetti, mentre un terzo è terminato lo scorso marzo.

“Chizu – Enjoy the taste of life”, partito quest’anno in Giappone, è cofinanziato dall’Ue, conta su un investimento di 1 milione di euro e durerà 3 anni. Il progetto punta a coinvolgere in particolar modo i ristoranti della cinta metropolitana di Tokyo con una serie di iniziative e attività: sito web e social media, programmi televisivi, materiale promozionale, fiere e manifestazioni, eventi in ristorante. Quello giapponese è attualmente uno dei mercati più interessanti per il Pecorino Romano.

“Rosafi: 3 Pecorini” coinvolge Stati Uniti, Italia, Germania, Francia e Regno Unito. Finanziato dalla Regione Sardegna con un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, è realizzato in collaborazione con i Consorzi del Pecorino Sardo e del Fiore Sardo. Avrebbe dovuto concludersi quest’anno dopo 3 anni di attività, ma la paralisi totale dovuta alla pandemia ha fatto slittare di un anno, a giugno 2021, la fine del progetto, che si snoda fra varie attività. Le principali sono: animazione nei punti vendita delle più importanti catene della distribuzione organizzata nei 5 Paesi, sito web in 5 lingue, social media e fiere di settore. In particolare, negli Usa l’obiettivo è la crescita nel mercato delle speciality con il progressivo abbandono del mercato industriale.

Il progetto “Propaseu”, che ha interessato Usa e Canada, è partito nel 2017 e si è concluso a marzo 2020. Realizzato con i Consorzi di tutela Asiago e Speck Alto Adige, ha potuto contare su un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro in 3 anni. Anche in questo caso, l’obiettivo principale negli Usa era la crescita nel mercato delle speciality e la sempre minor presenza nel mercato industriale. Il progetto è stato finanziato all’80% dall’Ue. Le attività sono state diverse: ricerca di mercato, workshop dedicati a professionisti del settore, sito web, attività di social, materiale informativo cartaceo, incoming giornalisti e trade provenienti da Usa e Canada, promozione nei punti vendita dei due Paesi del Nord America.

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