Heineken: in pericolo 8.000 dipendenti, ma in Italia non ci sono particolari criticità

Heineken: in pericolo 8.000 dipendenti, ma in Italia non ci sono particolari criticità

In controtendenza Birra Moretti che cresce grazie all’export, in particolare nel Regno Unito

(AGRA) – Il 2020 si è chiuso in calo per Heineken, con una perdita netta di 204 milioni di euro, pari a un crollo del 109% rispetto al 2019 quando aveva chiuso con profitti per 2,2 miliardi di euro. Una situazione che mette a rischio 8.000 dipendenti a livello globale.

La pandemia ha colpito duro il fuori casa e i consumi di birra. La crescita del retail non è stata in grado di compensare le perdite a volume, e soprattutto a valore, tenendo conto che nel canale horeca sono soprattutto i prodotti premium e a maggiore valore aggiunto ad intercettare la clientela.

Anche in Italia sono presenti difficoltà, ma si segnalano alcuni aspetti positivi come la crescita della Birra Moretti grazie all’export, in particolare nel Regno Unito.

Sul fronte occupazionale non dovrebbero emergere particolari criticità. Contattato da Agra, Pietro Pellegrini, segretario nazionale della Uila, ha dichiarato: “Anticipando i tempi della comunicazione da parte del Gruppo Heineken, avvenuta nei giorni scorsi, abbiamo raggiunto con Heineken Italia un’intesa per la gestione di un piano sociale condiviso che ha l’obiettivo di ridurre al massimo le ricadute sulle persone”.

Nei quattro siti produttivi italiani la riduzione riguarda in tutto 96 posizioni. “Le buone relazioni sindacali – spiega Pellegrini – ci hanno consentito di mettere a disposizione dei lavoratori un importante sostegno economico che prevede una diversa modulazione nel tempo di incentivi, legati anche all’età anagrafica e ai carichi familiari, ai pensionandi, assieme ad un percorso di outplacement e agli ammortizzatori sociali”.

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