Le previsioni al 2030 della Commissione Ue per le produzioni agricole

Le previsioni al 2030 della Commissione Ue per le produzioni agricole

Con dati di mercato e tabelle si analizzano gli andamenti anno per anno per le singole produzioni

(AGRA) – In un report di 90 pagine licenziato dalla Commissione Europea sono analizzate le Prospettive agricole 2020-2030 (Agricoltural Outlook) con previsioni produttive e commerciali per le principali produzioni agricole. La relazione contiene tutti i dati di mercato pertinenti, con tabelle che analizzano gli andamenti anno per anno per le singole produzioni, accompagnate da una spiegazione delle ipotesi e da una descrizione dell’ambiente macroeconomico.

Nel periodo 2020-2030 la digitalizzazione sarà fondamentale per il settore dei seminativi, sostenendo l’aumento della produttività dei raccolti, migliori condizioni di lavoro e standard ambientali più elevati. I settori del latte, dei latticini e della carne saranno influenzati dalla transizione verso una maggiore sostenibilità, con cambiamenti lungo la filiera alimentare. La crescente consapevolezza e convenienza della salute dei consumatori andrà a vantaggio del settore ortofrutticolo, con un conseguente aumento della domanda e una maggiore valorizzazione dei prodotti.

Il rapporto fornisce, come si è detto, proiezioni per i diversi mercati agricoli nel prossimo decennio.

Lattiero caseario

Si prevede che la produzione di latte cresca dello 0,6% annuo fino al 2030. L’Unione Europea dovrebbe mantenere la sua posizione di principale esportatore di prodotti lattiero-caseari al mondo: la crescita della popolazione e del reddito potrebbe portare a un aumento della domanda globale e si prevede che l’Ue rappresenterà il 49% delle esportazioni mondiali di formaggi nel 2030. Si prevede inoltre che il consumo pro capite di yogurt e panna rimarrà stabile mentre il consumo di latte alimentare dovrebbe diminuire a un ritmo più lento rispetto agli ultimi dieci anni (-0,7%).

Carne

Si prevede che i consumi pro capite diminuiranno di 1,1 kg raggiungendo i 67,6 kg entro il 2030; ad essere penalizzate saranno soprattutto la carne bovina e quella suina. Stabile il consumo di carne ovina, mentre quella avicola sarà l’unica che crescerà nel periodo preso in esame.

Seminativi

Si prevede che la superficie agricola totale nell’Ue diminuirà di 0,5 milioni di ettari nel periodo considerato, raggiungendo i 161,2 milioni di ettari. Parallelamente, si prevede che l’area forestale dell’Ue continuerà a espandersi e raggiungerà i 161 milioni di ettari, con il risultato che nel 2030 la superficie forestale dell’Ue sarà pari a quella agricola. La produzione totale di cereali dell’Ue dovrebbe rimanere stabile a 278 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda i semi oleosi, si prevede che la produzione totale dell’Ue aumenterà grazie alla crescita della coltivazione di girasole e soia; mentre le colture proteiche aumenteranno in modo significativo trainate dalla crescita della domanda (+30%) di sostituzione di proteine animali con quelle vegetali.

Vino

Non ci saranno significative variazioni nell’area destinata alla viticoltura, che si attesterà intorno ai 3,3 milioni di ettari, ma le rese diminuiranno, segno di una qualificazione delle produzioni. I consumi pro capite sono previsti in calo nel corso del prossimi 10 anni dai 26,8 litri del 2020 ai 25,4 del 2030.

Olio di oliva

La produzione è prevista in crescita significativa da 1.742.000 tonnellate a 2.434.000 tonnellate. La crescita sarà trainata dall’aumento dei consumi pro capite e dell’export.

Ortofrutta

Per il settore ortofrutticolo il rapporto include proiezioni per mele, pesche e nettarine, arance, pomodori. La produzione di mele dell’Ue dovrebbe rimanere stabile, con rese in aumento ma riducendo le aree destinate a queste produzioni. Il consumo di pesche e nettarine dovrebbe diminuire a causa di una produzione stabile e della concorrenza di altri frutti estivi o tropicali. Le esportazioni dovrebbero aumentare, soprattutto per le pesche lavorate, grazie alla crescente domanda globale. Si prevede che la produzione di arance aumenterà leggermente grazie all’incremento della resa. I consumatori daranno la loro preferenza alle arance fresche, al succo fresco e ai concentrati, determinando un calo della domanda di arance destinate alla trasformazione. Le importazioni dell’Ue dovrebbero aumentare per coprire il divario della domanda. La produzione di pomodori freschi diminuirà a causa della forte concorrenza internazionale e della domanda in crescita per le varietà più piccole, con un conseguente calo del volume a fronte però di un aumento del valore aggiunto. Il consumo di pomodori trasformati dovrebbe rimanere stabile nel periodo, con uno spostamento verso prodotti a più alto valore aggiunto.

Tra le novità, nel rapporto è indicato che entro il 2030 l’allevamento di insetti dovrebbe produrre 23 milioni di tonnellate di farina proteica che andrebbe a sostituire proteine vegetali e zootecniche e il 2,5% del consumo mondiale di petrolio. Dopo aver esaminato gli impatti sui mercati delle colture, lo scenario conclude che l’allevamento di insetti potrebbe contribuire in modo significativo all’economia circolare, reintroducendo nella catena alimentare i nutrienti dai rifiuti alimentari.

Il report Agricoltural Outlook (in inglese) può essere scaricato dal link https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/food-farming-fisheries/farming/documents/agricultural-outlook-2020-report_en.pdf

(riproduzione riservata)