Nasce a Milano il primo “Orto del Futuro” con i “Future 50 Foods”

Nasce a Milano il primo “Orto del Futuro” con i “Future 50 Foods”

Inaugurato nell’ambito del progetto BuonCibo di Knorr, vi sono stati piantati alimenti accomunati da alto valore nutrizionale e basso impatto ambientale

(AGRA) – Al via la terza edizione del progetto BuonCibo di Knorr, nato con la grande ambizione di incoraggiare sempre più persone a scegliere un’alimentazione più sostenibile, con effetti positivi per la società e per il pianeta.

Il mese del BuonCibo quest’anno parte con un rilancio e con un impegno ancora più grande: questa mattina nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano è stato inaugurato infatti il primo “Orto del Futuro” Knorr dove, da alcuni mesi, sono stati piantati alcuni tra i “Future 50 Foods”, gli alimenti accomunati dall’alto valore nutrizionale e il basso impatto ambientale, scelti da Wwf Uk e dal Centro di Salute e Nutrizione pubblica dell’Università di Washington. Grazie alla loro riscoperta, sarà possibile aiutare a salvaguardare il futuro degli alimenti, rompendo quella che gli esperti chiamano la “monotonia dei pasti”, secondo cui il 75% dell’approvvigionamento alimentare mondiale proviene da sole 12 specie vegetali e 5 specie animali.

L’orto del futuro nasce grazie alla collaborazione tra Knorr e Agrivis, cooperativa sociale agricola del Gruppo L’Impronta che ha destinato alcuni terreni alla coltivazione di una selezione di ingredienti, tra cui erbette, cavolo riccio, coste, cavolo nero e spinaci. Un progetto che punta ad avere un triplice impatto positivo: sull’ambiente, attraverso la promozione di ingredienti “a basso impatto”; sul benessere, grazie alla riscoperta di un’alimentazione nutriente che prediligerà sempre più verdure e legumi; sulle persone, sottolineando l’importanza dell’attivazione di partnership virtuose tra le aziende e il terzo settore poiché sarà possibile dare lavoro a categorie svantaggiate e donare alimenti a persone in condizioni di difficoltà, come avverrà con i “Future 50 Foods” di Knorr.

“L’Orto del Futuro, realizzato con il sostegno di Knorr – commenta Andrea Miotti, presidente di Agrivis – va a rafforzare la nostra strategia di inclusione lavorativa delle persone fragili e di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione sana e consapevole. La nostra cooperativa sociale Agrivis, sin dalla nascita, ha dato sempre grande rilievo alle partnership con le aziende sensibili a queste tematiche come Knorr. Questo Orto del Futuro, con le sue referenze che ben si adattano alle condizioni ambientali del Milanese, si integra perfettamente con le coltivazioni già esistenti, ampliandone la gamma. I prodotti dell’Orto del BuonCibo non saranno messi in vendita ma saranno destinati a famiglie che si trovano in grave difficoltà economica nell’area periferica del Sud Milano”.

“BuonCibo di Knorr – afferma Mariangela Capolupo, Marketing Manager Unilever Knorr – è un progetto con una grande ambizione. Un’alimentazione sostenibile, ricca di gusto, e soprattutto varia, è la base di un futuro migliore. Partendo dalle scelte che facciamo ogni giorno a tavola possiamo cambiare il mondo in cui viviamo, bastano piccoli e semplici gesti quotidiani per fare una grande differenza: mangiare più verdure, più legumi e introdurre una maggiore varietà di ingredienti nella propria alimentazione. Abbiamo una base molto solida da cui siamo partiti – i 50 ingredienti del futuro – attorno alla quale stiamo costruendo un programma che ha l’ambizioso obiettivo di arrivare a tutti, in maniera coinvolgente, diretta e divulgativa. È per questo che stiamo lavorando con Agrivis anche al lancio dei Laboratori dell’Orto del Futuro che coinvolgeranno i più piccoli e le loro famiglie dal 2022. Ma non solo, abbiamo appena iniziato. Il 2022 vedrà tante iniziative per raggiungere tutte le persone che non vivono a Milano ma hanno voglia di aderire al programma e andremo ad aggiungere nuovi tasselli importanti al programma con nuovi orti sul territorio nazionale”.

Gli esperti del “Buon Cibo”

Il progetto si avvale anche della collaborazione di tre importanti esperti, differenti per competenze ma che hanno lavorato allo sviluppo di una “Guida del BuonCibo”, uno strumento in grado di rendere fruibile la scienza – intesa come nutrizione, sostenibilità e gastronomia – portandola alla portata davvero di tutti. Le ricette che sono state raccolte all’interno della guida sono state infatti ideate dallo chef Roberto Valbuzzi, validate da un punto di vista nutrizionale dalla nutrizionista specialista in Scienza dell’Alimentazione Evelina Flachi e, per l’impatto ambientale, approvate dal professor Fabio Iraldo della Scuola Superiore del Sant’Anna di Pisa. “L’alimentazione è la principale responsabile di oltre il 20% dell’impatto globale rispetto a problematiche quali: cambiamento climatico, consumo di risorse idriche, consumo di suolo e impoverimento di risorse energetiche non rinnovabili. La chiave di un’alimentazione sostenibile non è soltanto quella della scelta degli alimenti che acquistiamo, ma anche la combinazione, l’uso e le cotture degli stessi. Possiamo fare la differenza anche dalla nostra cucina”, commenta il professor Iraldo.

L’evoluzione del futuro guidata dagli ingredienti della tradizione

Uno sguardo al futuro, dunque, che non passa necessariamente per l’innovazione tecnologica ma che, al contrario, basa la sua forza sulla riscoperta della nostra ricca cultura gastronomica e che si inserisce all’interno del più ampio progetto BuonCibo, avviato in Italia da Knorr nel 2019 per favorire la costruzione di un futuro più sano e sostenibile attraverso un’alimentazione più varia, a base più vegetale e fondata su scelte con minor impatto ambientale.

“Lavoriamo da sempre – commenta Barbara Cavicchia, Marketing Director Food&Beverage di Unilever – per fare la differenza in termini di impatto ambientale, sociale e alimentare nel mondo. Il programma di Knorr si inserisce all’interno di un impegno più ampio del gruppo Unilever, di cui Knorr fa parte, nei confronti delle grandi sfide globali legate all’ambiente. A dimostrazione dell’impegno, Unilever è infatti anche in prima linea in questi giorni come principale partner della conferenza globale sul clima COP26, in occasione della quale ribadiremo l’intento di usare la nostra voce e le nostre azioni per aiutare ad accelerare un cambiamento positivo. Di recente abbiamo ricevuto un importante riconoscimento in questo senso, essendoci classificati primi al World Benchmarking Alliance, il ranking lanciato dall’Onu nel primo summit dedicato al sistema alimentare, che posiziona Unilever al primo posto tra le più grandi e influenti aziende alimentari globali, analizzando le performance e i risultati nell’ambito dell’agenda di trasformazione dei sistemi alimentari. Non è un traguardo, ma uno stimolo a fare meglio e a superare noi stessi”.

BUONCIBO 2021 – GLI STRUMENTI

L’ORTO FUTURO – Non solo un luogo, ma un impegno sul territorio che nasce per valorizzare una selezione di ingredienti del futuro adatti al territorio lombardo. Un primo, piccolo passo di un percorso che volge lo sguardo al futuro tenendo ben stretta a sé la tradizione e la cultura di un Paese secondo a nessuno a tavola.

LA GUIDA DEI 21 GIORNI – Uno strumento semplice e alla portata di tutti, scaricabile dal sito di Knorr che si sviluppa partendo dal principio riscontrato scientificamente che bastano 21 giorni per creare una nuova abitudine. Quindi, seguendo questo speciale calendario e con la giusta voglia e il giusto impegno, sarebbe possibile cambiare le proprie abitudini alimentari, se scorrette, e adottare una dieta più sana. La guida include le 7 ricette ideate dallo chef Roberto Valbuzzi e i suggerimenti degli esperti Evelina Flachi e Fabio Iraldo, grazie ai quali i contenuti del programma andranno ad ampliarsi e approfondirsi.

IL PROGRAMMA EDUCATIONAL – A partire da febbraio 2022 saranno lanciati all’interno dell’orto dei laboratori per bambini e famiglie che si avvarranno dell’esperienza e della professionalità degli esperti di Agrivis e di Knorr per trasmettere, attraverso un linguaggio semplice e delle attività pratiche, l’importanza di un approccio consapevole all’alimentazione.

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