L’Industria Italiana delle Macchine e delle Tecnologie Alimentari

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COD: 88-6140-013-2 Categoria:

Descrizione

Globalizzazione dei mercati: quale futuro per l’industria italiana delle macchine e delle tecnologie alimentari? A questa domanda hanno cercato di rispondere due ricercatori – Francesco G. Leone del Ceris-Cnr di Torino e Giovanni Ghiglione dell’Isem-Cnr di Genova – attraverso l’analisi della letteratura storico-economica e di numerose interviste che gli stessi ricercatori hanno effettuato ad imprese, operatori e qualificati esperti del settore. I risultati sono raccolti in questo volume. Si tratta di uno dei pochi studi sulle macchine alimentari realizzato negli ultimi anni che consente agli operatori e agli studiosi di disporre di un quadro conoscitivo sull’evoluzione economica, sul processo innovativo e sulle caratteristiche distintive che connotano questo settore industriale.

Negli ultimi 15 anni il settore ha presentato una dinamica particolarmente positiva, sia in termini di fatturato, sia in termini di esportazioni. Tra il 1990 e il 2005 il valore della produzione è aumentato del 52% (da 1,8 a 2,8 miliardi di euro), mentre le esportazioni sono quasi raddoppiate (da 1,2 a 2,3 miliardi di euro). Attualmente le esportazioni raggiungono l’80% della produzione complessiva (2,3 su 2,8 miliardi di euro) e rappresentano un successo industriale che in Italia trova riscontro solo in pochissimi altri comparti produttivi.

Il mercato internazionale

Sulla base dei dati forniti dall’associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti industriali VDMA (Verband Deutscher Maschinen-und Anlagenbau), il mercato internazionale delle macchine per l’industria alimentare e per il confezionamento, tra il 2000 e il 2005 è cresciuto del 24% e oggi vale circa 22 miliardi di Euro. I due terzi delle esportazioni globali sono riconducibili a cinque Paesi: Germania (26,7%), Italia (21,8%) e, con quote di gran lunga inferiori, Usa (7,1%), Olanda (5,6%) e Svizzera (5%).

La collocazione delle imprese italiane sui mercati internazionali conferma risultati di eccellenza, soprattutto in considerazione del fatto che l’industria tedesca delle macchine alimentari e per il confezionamento, con un fatturato 5,8 miliardi di euro e 57.500 occupati, ha una dimensione economica quasi doppia rispetto a quella italiana.

Prospettive

I risultati della ricerca evidenziano che sul piano economico e tecnologico l’industria italiana delle tecnologie alimentari, nonostante la difficile situazione congiunturale, nel corso degli ultimi 15 anni ha conseguito risultati che possono essere considerati più che soddisfacenti.
La vivacità del tessuto imprenditoriale, unita al livello di specializzazione e all’innovazione continua delle macchine prodotte, finora ha contribuito efficacemente all’affermazione della tecnologia “made in Italy” su tutti i principali mercati. In alcuni settori (ad esempio il conserviero, il pastario e quello dei prodotti da forno) l’Italia continua ad essere il principale esportatore mondiale, superando la Germania e la Svizzera che per diversi decenni hanno dominato lo scenario internazionale.

Dalle considerazioni presentate nel volume si può ragionevolmente sostenere che l’industria italiana delle macchine e delle tecnologie alimentari dispone delle risorse e delle capacità tecnologiche che occorrono per affrontare con successo le nuove sfide dei mercati. Tuttavia, si ritiene che il miglioramento della posizione competitiva nei Paesi in forte espansione potrà avvenire solo a condizione che le imprese fornitrici adottino rilevanti cambiamenti strutturali e organizzativi al loro interno.

Da qui la necessità, più volte evidenziata nel volume, di attivare strumenti di politica industriale, tecnologica e finanziaria di facile applicazione, mirati alle esigenze operative e al miglioramento competitivo delle imprese minori.

Informazioni aggiuntive

Peso 0,5 kg
Dimensioni 17 × 24 cm
A cura di

Francesco G. Leone e Giovanni Ghiglione

Pagine

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