X Rapporto sulla legislazione commerciale

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Concorrenza, semplificazione e legalità: condizioni necessarie per favorire la crescita economica del Paese

COD: 978-88-6140-213-3 Categoria:

Descrizione

La X edizione del Rapporto sulla legislazione commerciale curata da Ancd Conad fa il punto sulle principali novità emerse dalle più recenti evoluzioni del mercato. Da sempre il Rapporto si prefigge un duplice obiettivo: registrare i cambiamenti avvenuti nella legislazione del commercio in sede fissa, attraverso l’aggiornamento di specifiche schede regionali; porre riflessioni e fare proposte sui temi di maggior interesse per il settore che hanno un impatto più complessivo sull’economia del nostro Paese.

La X edizione del Rapporto focalizza l’attenzione su tre temi: concorrenza, semplificazione e legalità.

Concorrenza. Solo i mercati aperti generano innovazione, favoriscono lo sviluppo e creano le condizioni per la definizione di un sistema di prezzi più contenuti nell’offerta di beni e servizi. Da qualche anno si è iniziato a parlare con maggiore insistenza del valore della concorrenza nel settore terziario. Tutte le economie avanzate si stanno terziarizzando. Come sistema Paese ciò sta a significare che disporre di un terziario competitivo ed efficiente rappresenterà nei prossimi anni un fattore critico di successo nel confronto internazionale. Chi avrà un terziario moderno e dinamico crescerà di più di chi non è stato in grado di facilitare lo sviluppo di una Industry dei Servizi competitiva ed efficiente. L’Italia non è esclusa da questo graduale ma continuo processo di terziarizzazione della propria economia. Però, secondo le più recenti informazioni prodotte dall’Ocse sul grado e l’intensità della regolamentazione nel settore retail nei principali Paesi, l’Italia era e rimane un sistema tra i più chiusi/restrittivi, nonostante un lieve miglioramento di performance tra il 2008 e il 2013. Alcune barriere/restrizioni sono ”cadute” ma l’Italia resta nelle retrovie tra i Paesi Ocse. Un ruolo sempre più importante spetta alle istituzioni territoriali e in particolare alle Regioni. Molte delle scelte operate a livello locale, infatti, possono condizionare lo sviluppo e la crescita di interi settori economici.

Semplificazione. Il sistema amministrativo rappresenta oggi un peso insostenibile che rallenta l’azione di un’economia ormai sempre più globalizzata. L’organizzazione della macchina pubblica è una leva importante nei confronti di cittadini e imprese e può influenzare in maniera determinante la scelta di insediamento da parte di un’azienda in uno specifico territorio. La creazione di un contesto amministrativo più favorevole all’impresa può contribuire al perseguimento di effettive politiche di sviluppo economico.

Legalità. Creare le condizioni affinché in Italia si affermi il concetto di legalità è necessario quanto la certezza del diritto. La legalità, intesa come primato della legge, espressione di un potere democraticamente fondato che garantisce le posizioni e i diritti individuali di tutti. Il diritto implica e assicura la conoscibilità a priori delle norme giuridiche da osservare quale garanzia di un quadro normativo certo e affidabile per le imprese.

Una legge sulla concorrenza, in discussione in Parlamento dalla primavera del 2015, permetterebbe di mettere in atto alcune iniziative vitali per il rilancio dell’economia, peraltro a costo zero per l’amministrazione pubblica. Tra queste: definire poche e chiare “regole del gioco” per tutti i player, a tutela della concorrenza e non dei concorrenti; conferire maggiore potere alle Autorità di controllo indipendenti per garantire gli obiettivi minimi di modernizzazione, produttività ed efficienza nei settori di interesse primario per le famiglie e per le imprese; costruire sistemi di premialità verso le realtà territoriali che realizzano cambiamenti “pro-efficienza”; intensificare i processi di liberalizzazione oggi ancora incompiuti, ad esempio quello dei farmaci, e in ogni caso ridurre, drasticamente le rendite di posizione determinate dalla persistenza di situazioni di monopolio.

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Dimensioni 24 × 17 × 1,4 cm
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