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Premio Casato Prime Donne a Maria Canabal, WineNews, Trebicchieri e Linea Verde
L’edizione 2024 dedicata a Francesca Colombini Cinelli, fondatrice del Premio scomparsa nel dicembre 2022
(AGRA) – Maria Canabal, la pasionaria delle donne del vino e del cibo, è la vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2024. Insieme a lei, per le sezioni giornalistiche del Premio Casato Prime Donne, sono stati premiati i giornalisti di due dei maggiori portali dell’enologia nazionale: Alessandro Regoli e Irene Chiari di WineNews e Loredana Sottile e Gianluca Atzeni di Trebicchieri, settimanale economico del Gambero Rosso. Il Premio della Giuria è andato a Linea Verde, storico programma di Rai 1 per la puntata dedicata a “I Gioielli della Terra di Siena”.
Personaggio carismatico dell’universo femminile, Maria Canabal ha fondato il Forum Parabere che ogni anno riunisce 400 donne del food and wine di tutto il mondo per creare empowerment. Nel 2015 è stata riconosciuta tra le “Most Influential Women in Gastronomy” e i suoi libri di cucina sono stati premiati dai Gourmand Cookbooks Awards come “Migliori al mondo”.
La giuria – composta da Donatella Cinelli Colombini (presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri, Daniela Viglione – e la Giuria d’Onore con Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcinos e Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello, hanno voluto, dedicare l’edizione 2024 a Francesca Colombini Cinelli che ha fondato il Premio ed è scomparsa nel dicembre 2022.
Maria Canabal ha scritto la sua dedica a Montalcino che rimarrà in modo permanente al Casato Prime Donne, la cantina che finanzia il premio ed è la prima in Italia con un organico interamente femminile: “Come Demetra, la dea greca del raccolto, le donne sono da tempo riconosciute e celebrate per il ruolo cruciale che svolgono come custodi della terra e della biodiversità e per il loro contributo indispensabile nel passato, nel presente e nel futuro del cibo. Sono le donne che nutrono il mondo”.
La dedica di Maria Canabal sarà accompagnata da un’installazione di arte contemporanea. L’autore è Luigi Corbini, ha 18 anni ed è uno studente del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena. L’incubatore di giovani talenti, con cui il premio vuole seminare opportunità e stimoli nelle nuove generazioni, gli ha permesso di realizzare la sua prima opera di grande respiro. L’installazione di Corbini si intitolata “Monna Vite” (3,67 m x 4,50 m) ed è dedicata alle forze generatrici di vita: la donna, la terra e la pianta della vite simboli di rinascita, di amore, di pace, di gioia e di rivincita sulla morte.
Su un fondo verde è appoggiata una parete metallica in corten con un busto femminile “un po’ come una contemporanea Venere di Willendorf “, che si ripete in modo modulare. Davanti ad essa si arrampica una grossa vite centenaria in metallo specchiante disegnata in uno stile grafico medievaleggiante. Il contrasto culturale e cromatico è la cifra stilistica e, ironicamente provocatoria, di un’opera che racconta le contraddizioni centenarie fra sessualità, piacere e sacralità, rapporto con la natura e desiderio di rinascita con anche simboli cristiani come il seme di mandorla che indica la vita.
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