Vino nella Gdo: vendite di nuovo in crescita nel 2015

Vino nella Gdo: vendite di nuovo in crescita nel 2015

Le bottiglie da 75 cl aumentano del 2,8% a volume e del 4% a valore, Doc, Docg e Igt segnano +1,9% e +3,8%

(AGRA) – Dopo anni di stasi, si registra una crescita più decisa delle vendite di vino italiano sugli scaffali della Grande distribuzione (Gdo), sia in volume che a valore. In attesa della 50ª edizione di Vinitaly (in programma a Verona dal 10 al 13 aprile), l’istituto di ricerca Iri ha elaborato, in esclusiva per Veronafiere, i dati sull’andamento di mercato nel 2015.

Le vendite delle bottiglie da 75 cl aumentano del 2,8% a volume rispetto al 2014 e le bottiglie da 75 cl a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) dell’1,9%. Rispettivamente le vendite a valore crescono del 4% e del 3,8%.

“Una crescita doppiamente positiva – ha commentato Virgilio Romano, client solutions director di Iri – perché non è stata stimolata né dalla crescita promozionale né da prezzi in calo. La pressione promozionale, infatti, rimane su livelli alti ma inalterati rispetto all’anno precedente, mentre i prezzi sono in aumento: i vini a denominazione di origine, ad esempio, hanno prezzi medi in crescita dell’1,9%. Dopo un lustro di assenza, la crescita contemporanea di volumi e valori ci lascia ben sperare per gli anni futuri”.

Risultati positivi anche per gli spumanti venduti in Gdo: +7,8% a volume e +7,5% a valore, anche se il prezzo medio è leggermente ridimensionato rispetto al 2014. I vini biologici crescono a volume del 13,2% (a valore del 23%), ma i litri venduti sono ancora limitati: 1.630.000.

“A poco meno di un mese dal via del 50° Vinitaly – ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – si tratta di anticipazioni che fanno ben sperare in una crescita più strutturale del mercato interno del vino. Da sottolineare il continuo aumento delle vendite a valore, segno che il consumatore è più maturo: ricerca e sceglie la qualità. Si tratta di una strada che con Vinitaly abbiamo sempre sostenuto e promosso a livello commerciale e culturale, nelle nostre iniziative e negli incontri b2b tra Gdo, aziende e buyer”.

Il vino più venduto in assoluto nei supermercati italiani rimane il Lambrusco con 12.771.000 litri, sempre tallonato dal Chianti, in testa però nella classifica a valore.

Al terzo posto sale lo Chardonnay, un bianco di vitigno internazionale, che cresce del 9% a volume. Si fanno notare le performance del Nero d’Avola (+4,6%), del Vermentino (+8,5%) e del Trebbiano (+5,6%).

Tra i vini “emergenti”, cioè quelli che hanno fatto registrare nel 2015 un maggior tasso di crescita, il primo posto va alla Passerina marchigiana, con una progressione del 34,2% che va a bissare il successo registrato negli anni scorsi dal Pecorino (Marche e Abruzzo), classificatosi stavolta terzo. Due bianchi con prezzi medi a bottiglia di circa 4 euro. Da notare la seconda posizione del veneto Valpolicella Ripasso e la quarta del piemontese Nebbiolo, che costano mediamente 7,69 euro il primo e 5,91 euro il secondo, a conferma che le crescite si leggono anche su vini importanti in termini di prezzo e di complessità.

La ricerca completa Iri per Vinitaly sarà presentata nel corso della tavola rotonda su vino e grande distribuzione lunedì 11 aprile, alle ore 10.30, nella sala Vivaldi del PalaExpo, con la partecipazione di produttori e distributori.

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