Anytime and anywhere

Anytime and anywhere

Molte luci ma anche ombre

Dovunque e quando si vuole: questo è l’imperativo che coinvolge fasce sempre più ampie di popolazione, soprattutto giovane. In pochi anni sta cambiando tutto: dal mezzo televisivo, al cinema, alla musica. Così, ad esempio, la visione di una serie televisiva non è più cadenzata da puntate da vedere un certo giorno e a una certa ora come avviene con le tv generaliste, ma oggi è possibile, attraverso Netflix, disporre di una library immensa, e anche in più lingue, da cui attingere la serie o gli spettacoli di proprio interesse. Ma quelli che fino a poco tempo fa erano consumi individuali oggi si trasformano in consumi collettivi: così è sempre più diffusa la tendenza del “binge watching”, ossia assistere, senza soluzione di continuità, in compagnia di amici, ad un’intera serie televisiva stando incollati allo schermo anche per decine di ore. Anche i media televisivi tradizionali si sono accorti del fenomeno, così la Rai ha lanciato RaiPlay attraverso cui si possono vedere, ad esempio, sia con la tv di casa che con device mobili, tutte le puntate del commissario Montalbano e, per chi preferisce visioni vintage, quelle di Portobello. Ma non sono solo i consumi culturali ad essere disponibili dovunque e a tutte le ore. Così, ad esempio, durante il “binge watching” si può ordinare, per sfamarsi a qualsiasi ora, tramite Deliveroo, un pasto completo, pizze o snack. Stesso discorso per gli acquisti tramite internet, possibili dovunque e in qualunque momento.

Il fenomeno coinvolge anche le attività tradizionali, così i cinema che, paradossalmente, nonostante l’attacco delle serie televisive, fanno registrare una crescita (+8,7% nel 2015) degli spettatori (a dire il vero con pochi giovani) puntando sulla qualità della visione, ma soprattutto su orari prolungati e multisale con una programmazione a flusso continuo. Ma non solo: grazie al satellite, Nexodigital offre la possibilità di assistere in diretta, comodamente seduti sulla poltrona di un cinema, ad un concerto del Metropolitan Opera House o dei Pooh.

Anche il settore del food&beverage punta a reagire alla concorrenza di internet. Così il retail non ha più l’obiettivo di allargare l’offerta (numero delle referenze), bensì i tempi dell’offerta con punti vendita aperti per 24 ore, ma soprattutto con la possibilità di effettuare la spesa online; lo stesso avviene per le consumazioni nel canale horeca con locali aperti fino a notte inoltrata, con l’home delivery e il takeaway. Si diffondono anche i locali multifunzione in grado di intercettare la domanda nelle diverse ore del giorno e della notte. Così a Roma nei pressi della Piramide, in zona Ostiense, ha aperto recentemente Uno Uno Nove (www.unounonove.it), locale innovativo che la mattina serve colazioni, più tardi aperitivi e pranzi a buffet, per clienti provenienti dai numerosi uffici della zona, fino ad arrivare alla cena sotto la supervisione dello chef Renato Bernardi, con la possibilità di prolungare la serata con musica dal vivo e dancing fino a notte inoltrata.

Ma se l’anytime and anywhere in una società senza orari attira l’interesse di sempre più persone, non vanno trascurati i costi sociali e ambientali. Così, se fa comodo ricevere a casa un abito o un libro, non vanno trascurati i costi ambientali (imballaggi, inquinamento provocato dalle migliaia di furgoni utilizzati per la consegna delle merci…) come anche la desertificazione dei centri cittadini con negozi e librerie che chiudono non potendo contrastare da una parte la concorrenza delle vendite online e dall’altra quella dei negozi aperti tutta la notte. Parafrasando Humphrey Bogart si potrebbe dire “è il mercato, bellezza, e tu non ci puoi fare niente”, ma è uno strano mercato quello in cui i profitti sono privati e i costi sociali e ambientali sono scaricati sulla collettività!

Sergio Auricchio

auricchio@agraeditrice.com