Integratori alimentari sotto la lente della Review scientifica dell’Aiipa e di una ricerca Gfk

Integratori alimentari sotto la lente della Review scientifica dell’Aiipa e di una ricerca Gfk

La prima ne mette in luce benefici e vantaggi per tutte le età e le evidenze scientifiche che guidano ad un corretto uso, la seconda come li vedono gli italiani

(AGRA) – La prima edizione della Review sull’Integrazione Alimentare, realizzata per Integratori Italia dell’Aiipa da un pool di otto tra i maggiori esperti italiani del settore in oltre un anno di lavoro, fa chiarezza sia su principi attivi che sulle diverse esigenze dell’organismo umano nelle varie fasi della vita.

Un importante passo avanti nella conoscenza del ruolo e delle evidenze scientifiche sull’integrazione alimentare, uno stato dell’arte delle evidenze scientifiche più significative e sulle frontiere più promettenti dell’alimentazione e della salute.

Numerosi e ampi i temi trattati: ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita; integratori a base di vitamine e minerali, estratti vegetali e probiotici; integratori per la salute e la bellezza della donna; integratori e loro ruolo per la salute cardiovascolare e per contrastare il declino cognitivo; qualità e sicurezza.

“La missione di Integratori Italia – afferma il presidente Alessandro Colombo – è contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell’integratore alimentare, per favorire scelte sempre più consapevoli del consumatore e lo sviluppo di questo settore in Italia. Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare quest’opera, che certamente non esaurisce un tema così ampio ma che costituisce un passo avanti per fare il punto e contribuire alla conoscenza scientifica sul ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita”.

Da diversi anni la ricerca scientifica si è data l’obiettivo di validare il ruolo delle sostanze presenti negli integratori alimentari nel coadiuvare le funzioni fisiologiche in soggetti sani. Nonostante la difficoltà oggettiva di dimostrare scientificamente un beneficio clinicamente rilevante sul mantenimento dello stato di salute e del benessere, possiamo oggi disporre di un significativo numero di pubblicazioni di alto livello qualitativo che conferma quanto i diversi componenti degli integratori, dalle vitamine e minerali, ai prebiotici e probiotici, agli estratti vegetali sino alle numerose molecole biologicamente attive derivate dagli organismi animali e vegetali, svolgano effettivamente tale ruolo.

Uno stile di vita sano, costruito su una dieta controllata e varia, un costante esercizio fisico e l’adozione di comportamenti virtuosi per la salute, evitando un eccessivo consumo di alcool e il fumo, rappresentano la base irrinunciabile del mantenimento della salute in ogni fase della vita di persone giovani, adulti o anziani. Esistono però periodi nei quali il nostro stato di benessere viene messo alla prova, e può essere necessario integrare la nostra dieta con elementi concentrati di sostanze che si sono dimostrate utili per affrontare al meglio determinate situazioni. L’uso oramai molto diffuso nel nostro Paese di questi alimenti “particolari” che offrono benefici funzionali è diventato una conferma indiretta dei vantaggi che gli integratori offrono per il mantenimento dello stato di benessere dell’individuo.

Una recente ricerca di GfK Eurisko per Integratori Italia sul tema “Il mondo degli integratori alimentari” ha infatti evidenziato non solo che sette italiani su dieci hanno usato un integratore alimentare, ma anche l’elevato livello d’interesse dei consumatori ad avere informazioni sugli integratori: oltre quattro persone su dieci desiderano ricevere consigli e notizie, in particolar modo sui benefici per l’organismo, sui rischi e le controindicazioni, sul corretto utilizzo e sui diversi principi attivi. Su questo fronte, giocano un ruolo fondamentale il medico di medicina generale – che è, infatti, secondo il 53% degli intervistati interessati a ricevere informazioni sugli integratori, la prima fonte informativa – seguito dai medici specialisti e dal farmacista (citati dal 49% della popolazione) e dal web con il 40% di risposte.

“Per rispondere sempre più e sempre meglio a tali bisogni informativi – conclude Colombo – abbiamo realizzato questo progetto, che ci auguriamo possa costituire un utile complemento a supporto dell’attività di counselling dei professionisti della salute e un ulteriore stimolo alle accresciute esigenze d’informazione da parte di consumatori e media”.

“Sebbene l’adozione di uno stile alimentare vario ed equilibrato sia ritenuta sufficiente per garantire i nutrienti necessari – afferma Franca Marangoni, responsabile ricerca Nutrition Foundation of Italy – sempre più osservazioni epidemiologiche supportano la necessità di una maggiore attenzione alla copertura del fabbisogno nutrizionale e al sostegno delle funzioni fisiologiche. Gli integratori possono rappresentare una valida e sicura opportunità per favorire l’assunzione ottimale di una o più sostanze e il sostegno di funzioni fisiologiche, contribuendo anche alla prevenzione di fattori di rischio di malattia. Ad esempio nel Physicians’ Health Study, uno tra i maggiori studi d’intervento condotti recentemente, su una popolazione di oltre 14.000 medici americani di 50 anni o più seguiti per 11 anni, l’assunzione di un multivitaminico è risultata associata a una riduzione, modesta ma significativa, del rischio di tumori, soprattutto tra i soggetti in età più avanzata”.

PER INVECCHIARE BENE

Come invecchiare in salute, oggi? “Le principali direttrici della ricerca biochimica dell’invecchiamento – sottolinea Benvenuto Cestaro, direttore della Scuola di Specialità in Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Milano – sono indirizzate nella riduzione dell’infiammazione silente, dei processi perossidativi e nella necessità di mantenere l’efficienza mitocondriale, vero motore della cellula. L’infiammazione silente è il primo mezzo di difesa dell’organismo per inattivare virus, batteri, allergeni ambientali. Si tratta di un processo di bassa intensità ma cronico, che può portare ad un esaurimento del sistema immunitario. Per contrastarlo, è utile una dieta antiinfiammatoria, con limitata assunzione di acidi grassi idrogenati, acidi grassi saturi e acidi grassi omega-6 (privilegiando quelli monoinsaturi come l’olio di oliva), una ridotta assunzione di zuccheri semplici e un incremento di carboidrati integrali. Utile anche l’integrazione a base di acido linolenico, cardiolipine e/o specifici fosfolipidi precursori delle cardiolipine, che si sta rivelando di estrema utilità a prevenire e riparare i danni mitocondriali”.

ALLEATI DEL CERVELLO

A proposito d’invecchiamento e declino cognitivo, Giovanni Scapagnini, Associato di Biochimica Clinica al Dipartimento Scienze per la Salute dell’Università del Molise, precisa: “Il cervello è estremamente esposto allo stress ossidativo e di conseguenza invecchia più precocemente; la dieta rappresenta uno tra i fattori più in grado di influenzare il nostro stato di salute e la qualità dell’invecchiamento. Oltre al glucosio, da cui dipendono le funzioni cerebrali, risultano fondamentali per una corretta fisiologia neuronale le vitamine, in particolare del gruppo B, gli omega 3 per la trasmissione dell’impulso nervoso, la memoria e l’apprendimento; i fosfolipidi, alla base della struttura delle membrane cellulari; L-acetil carnitina (Lac), assimilabile anche attraverso il cibo e la supplementazione, per la sua azione neuroprotettiva. Ulteriori sostanze “non nutrienti” che hanno evidenziato capacità di ridurre il danno ossidativo, sostenere il normale tono dell’umore e migliorare le capacità mnemoniche sono le antocianine e le procianidine del mirtillo, le catechine del tè, i flavanoli del cacao, il resveratrolo e la curcumina, le epicatechine del cacao e l’omotaurina, presente in alcune alghe marine”.

AMICI DEL CUORE

“Stile di vita corretto e alimentazione equilibrata, con il supporto di un’appropriata supplementazione – sottolinea Andrea Poli, presidente di Nutrition Foundation of Italy – sono efficaci anche sul fronte della prevenzione delle malattie, ad esempio di quelle cardiovascolari. Le osservazioni epidemiologiche e i grandi studi di intervento hanno documentato l’importanza della gestione del profilo lipidico, principale fattore di rischio per le malattie coronariche. Numerosi integratori alimentari sono dotati di una documentata efficacia su tale parametro: tra questi, particolarmente promettenti sono i fitosteroli, gli integratori a base di riso rosso fermentato, il beta-glucano, la berberina, i grassi polinsaturi della famiglia degli omega-3”.

PER LA SALUTE E LA BELLEZZA DELLE DONNE

“Per quanto riguarda la salute della donna, meno colpita dai problemi cardiovascolari – afferma Vincenzo de Leo del Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo, Sezione di Ginecologia e Ostetricia, dell’Università di Siena – lo stile di vita oggi però la espone comunque a fattori di rischio importanti, come stress, alimentazione irregolare, scarsa attività fisica e fumo. Molti studi evidenziano una carenza cronica di alcuni elementi come ferro, acido folico, calcio, magnesio e molte vitamine, sia durante il periodo adolescenziale che in età adulta. La ricerca oggi ci sta dando interessanti riscontri da integratori alimentari contenenti specifiche sostanze naturali, come ad esempio la cannella per la dismenorrea, trattamenti a base di vitamina B1 per alleviare i sintomi fisici e psichici della sindrome premestruale, fitoestrogeni di origine vegetale in associazione a calcio, vitamina D, agnocasto, iperico per contrastare i sintomi neurovegetativi nella delicata fase della vita legata alla menopausa. Interessanti anche i dati relativi a sostanze come la caffeina, il retinolo, il loto (Nelumbo nucifera), la carnitina per il trattamento della cellulite, problema che inizia solitamente nel periodo dell’adolescenza ed è presente a vari gradi in circa il 90% delle donne”.

GLI ITALIANI AMANO I BOTANICALS

Un approfondimento speciale meritano gli integratori a base di erbe, che stanno trovando un largo consenso nella popolazione e che sempre più entrano a far parte delle abitudini quotidiane. Patrizia Restani, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, commenta: “Per inquadrare il mercato degli integratori a base di piante, sono interessanti i risultati del Progetto PlantLibra (www.plantlibra.eu), che ha coinvolto 2.400 consumatori in 6 Paesi europei – Finlandia, Germania, Italia, Romania, Spagna, Regno Unito – e che nel nostro Paese ha interessato quattro città: Milano, Venezia, Roma e Catania. Emerge un profilo del consumatore di integratori a base di erbe mediamente colto e con un sano stile di vita; il 71% degli intervistati ha un livello d’istruzione medio o alto, il 63% fa attività fisica moderata, il 65% è normopeso, il 48% non fuma. Oltre l’80% dei consumatori ha dichiarato di trarre beneficio dall’uso d’integratori a base di erbe, sempre o talvolta. Le piante più amate e richieste degli italiani sono: Aloe, Finocchio, Valeriana, Ginseng, Mirtillo, Passiflora, Melissa, Guaranà, Tarassaco, Carciofo”.

I PROBIOTICI AL SERVIZIO DI SALUTE E BENESSERE

Un altro ambito che riveste grande interesse in termini di ricerca e innovazione, nonché di grande richiesta da parte dei consumatori, è quello dei probiotici, definiti da Fao/Oms nel 2001 come “microrganismi vivi e vitali al momento dell’uso, la cui efficacia è legata al consumo di un’adeguata quantità e il cui uso deve portare un beneficio per la salute o il benessere”. A questo proposito Lorenzo Morelli, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza precisa: “La ricerca da 20 anni ritiene quello dei probiotici un settore in cui investire risorse per l’avanzamento delle conoscenze del rapporto fra salute e batteri, identificando questi ultimi non più nei soli agenti patogeni bensì come potenziali mezzi per il mantenimento di un buono stato di salute. Tuttavia, pur a fronte dell’imponente quantità di ricerca e sviluppo svolta, allo stato dell’arte l’unico claim ammesso dall’Efsa è relativo all’azione idrolitica sul lattosio delle colture batteriche usate per produrre lo yogurt. Oggi le linee di ricerca ammissibili sui probiotici, secondo l’Efsa, sono principalmente focalizzate sulle aree: discomfort gastro-intestinale (adulti affetti da sindrome da colon irritabile, neonati con coliche gassose); difese immunitarie contro agenti patogeni (i probiotici si sono rivelati utili nella riduzione delle infezioni delle vie respiratore superiori e nell’incidenza delle infezioni da Clostridium difficile) e benefici nella risposta agli allergeni”.

QUALITA’ E SICUREZZA DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI: ITALIA CAPOFILA D’EUROPA

Un punto fermo è la sicurezza degli integratori alimentari. “La forza del sistema di sicurezza italiano per alimenti e integratori – commenta Giancarlo Cravotto, direttore del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino – è diventato un riferimento per molti Paesi: la nostra organizzazione è basata su un modello “one health” dove la visione è unitaria, quindi una sola salute che include tutta la catena alimentare, dal ciclo di vita di vegetali e animali arrivando all’uomo. È un processo pianificato e controllato dai campi alla tavola, attuato sulla base di direttive e regolamenti Ue. La direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo (recepita in Italia con il decreto legislativo n. 169 del 21 maggio 2004), l’impegno scientifico e di verifica dell’Efsa, l’istituzione di riferimento per la valutazione del rischio per la sicurezza di alimenti nell’Ue, la legislazione alimentare italiana ed europea hanno costruito un’architettura di protezione e di garanzie per il consumatore italiano unica; i produttori di integratori alimentari in Italia vantano un elevato standard produttivo e un efficiente sistema di assicurazione della qualità, che li colloca ai primi posti in Europa. Non dimentichiamo, infine, che l’Italia è una tra le nazioni tecnologicamente più avanzate per lo sviluppo di protocolli di “green extraction”: selettivi, efficienti e a basso impatto ambientale”.

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I PUNTI CHIAVE DELLA RICERCA GFK EURISKO “IL MONDO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI” PER INTEGRATORI ITALIA

Le nuove tecnologie si adattano al desiderio di benessere del nuovo consumatore

I trend degli ultimi 10 anni mostrano una crescita dell’attenzione alla salute, una ricerca attiva di benessere a cui corrisponde anche un miglioramento della percezione del proprio stato di salute:

– mantenere/promuovere la propria salute appare un bisogno primario;

– l’area delle pratiche/consumi di salute non sembra più di tanto toccata dalla “crisi”/riduzione dei consumi.

Nel concreto si osserva un diffuso investimento nelle pratiche per il mantenimento del proprio benessere:

– si tratta perlopiù di comportamenti/stili di vita salutari (attenzione all’alimentazione, movimento);

– molto diffuso anche l’utilizzo di integratori (3 italiani su 4 hanno utilizzato un integratore), in risposta al bisogno di promuovere/mantenere il benessere e prevenire/gestire piccoli problemi di salute.

Interessante notare il trend di crescita dell’attenzione alla salute del segmento dei “nuovi anziani” (active Age) che, maggiormente dotati di risorse culturali ed economiche rispetto al recente passato, mostrano un approccio attivo alla promozione del benessere. Riguardo agli integratori è il segmento che ha visto la crescita più significativa: è quadruplicato il consumo di multivitaminici negli ultimi 20 anni, quasi raddoppiato dal 2012. Oggi quasi 1 active age su 2 assume multivitaminici/integratori ai sali minerali.

Il web ha un ruolo centrale come fonte di informazione sugli integratori, riferimento per il 51%; fondamentali anche i canali tradizionali quali il medico, soprattutto il medico di medicina generale (47%) e il farmacista (40%).

Cruciale il problema dell’affidabilità delle informazioni per il consumatore: se i canali tradizionali (medico e farmacista) sono considerate le fonti più credibili e autorevoli (per l’80% degli intervistati), rimane aperto il problema della garanzia delle informazioni trovate sul web (soprattutto 2.0 – blog forum…) , considerate affidabili solo da 1 persona su 2. Come guidare il consumatore sul web? Come garantire informazioni affidabili e di qualità nei percorsi sul web?

Interessante anche l’apertura a strumenti digitali che possano favorire corretti stili di vita: oggi ancora poco utilizzati, 1 persona su 3 è interessata ad utilizzare app e wearebles (i tipici braccialetti digitali) per aiutare a controllare l’alimentazione, il sonno, l’attività fisica e anche per monitorare pressione e altri parametri clinici.

Il consumatore manifesta un crescente interesse di conoscere la qualità dell’offerta e la sicurezza

Quasi 1 italiano su 2 (42%) è interessato ad avere più informazioni sulla categoria degli integratori alimentari, in particolare:

– informazioni sui benefici per l’organismo (71%, soprattutto per i sali minerali): a cosa servono, quando utilizzarli, che tipi di benefici apportano?

– sui rischi e le controindicazioni (48%, soprattutto per categorie meno usate e conosciute, quali gli aminoacidi e la carnitina);

– informazioni pratiche sulle modalità di utilizzo (44%, soprattutto per vitamine e prodotti a base di erbe; quando assumerli, con che tempi e durate, quale posologia);

– principi attivi ed ingredienti (33%);

– integrazioni con altri prodotti e farmaci (24%).