Princes: il futuro del pomodoro pugliese tra innovazione, legalità e trasparenza

Princes: il futuro del pomodoro pugliese tra innovazione, legalità e trasparenza

Per la campagna 2019 stimata la lavorazione di oltre 300.000 tonnellate di prodotto coltivato in Capitanata

(AGRA) – Alla vigilia della nuova campagna del pomodoro, Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento d’Europa per la trasformazione del pomodoro, ha invitato i partner agricoli a un confronto sui temi che vedono direttamente impegnata l’azienda: innovazione, legalità e trasparenza lungo tutta la filiera.

“Riteniamo sia molto importante – ha affermato Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes – incontrare periodicamente tutti i nostri partner e confrontarci in maniera diretta e trasparente con loro. Princes lavora costantemente per rafforzare la propria presenza nel Sud Italia e per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine per tutta la filiera del pomodoro. Siamo convinti che ciò sia possibile solo attraverso il rispetto della legalità, l’innovazione e una politica di piena collaborazione con la parte agricola, che permetta di guardare al futuro puntando alla crescita del settore e allo sviluppo del territorio”.

Durante la campagna del pomodoro Princes assume ogni anno circa 1.000 operai, che vanno ad aggiungersi ai circa 500 lavoratori fissi. Tra fine luglio e fine settembre si stima la lavorazione di più di 300.000 tonnellate di pomodori.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti in questi ultimi anni – ha sottolineato Laviola – ma continuiamo a guardare avanti per raggiungere sempre nuovi traguardi. Dal 2012 a oggi sono stati investiti circa 60 milioni di euro in innovazione, sicurezza degli impianti e adeguamento della capacità produttiva”.

Princes ha presentato ai partner i nuovi uffici, risultato di un ampliamento dello stabilimento di Foggia come testimonianza della volontà di investire nel Sud e contribuire allo sviluppo del territorio, e ha illustrato le soluzioni innovative messe a disposizione della parte agricola. Fondamentale, sottolinea l’azienda, sarà per quest’anno l’accesso a nuove tecnologie digitali per proiettare l’intera filiera del pomodoro pugliese nel panorama competitivo internazionale e migliorare la qualità del prodotto.

Grazie alla collaborazione con l’Università di Foggia, ad esempio, Princes ha implementato una serie di sistemi per contrastare i parassiti del pomodoro e ridurre drasticamente i trattamenti con fitofarmaci. L’85% della produzione 2018 è stata totalmente priva di residui chimici e il restante 15% con valori ampiamente al di sotto degli standard fissati dalla legge.

“Sono estremamente compiaciuto – ha dichiarato Agostino Sevi, direttore del dipartimento di Agraria dell’Università di Foggia – del fatto che Princes abbia avviato una serie di collaborazioni con il nostro Dipartimento Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente (Safe) per partecipare a progetti in corso e per farsi promotrice, anche con risorse finanziarie dedicate, di altri progetti con il duplice obiettivo di investire sulla formazione di giovani laureati e dottori di ricerca e di valorizzare con spirito innovativo ciò che oggi viene ritenuto scarto dell’industria attraverso un approccio di economia circolare. Questo potrebbe avere importanti ricadute non solo per il Dipartimento Safe e la Princes, ma anche e soprattutto per il territorio”. Sevi ha poi sottolineato l’importanza di dare una prima possibilità lavorativa ai giovani laureati, investendo su di loro: “L’azienda ha ospitato presso la sua sede 9 studenti tra agronomi tecnologi e ingegneri, tutti provenienti dal Dipartimento Safe, che hanno condotto per sei mesi uno stage retribuito post-lauream, per loro estremamente formativo, dando così prova di fiducia nella nostra Università e soprattutto nei nostri progetti formativi”.

Partecipando al Salone del lavoro e della creatività, Princes ha anche stipulato 77 contratti con giovani laureati dell’Università di Foggia.

A inizio anno Princes e Coldiretti hanno siglato un Accordo nazionale di filiera che garantisce produzioni eccellenti e sostenibilità economica ambientale e sociale. I coltivatori si vedranno riconosciuto un prezzo di acquisto equo, basato sugli effettivi costi sostenuti e su un’equa pianificazione degli investimenti. Un impegno che Princes ha assunto da tempo con tutti i partner agricoli. Princes e Coldiretti svilupperanno inoltre un’innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che garantirà la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali.

Princes riconosce l’eccellenza del territorio della Capitanata lavorando esclusivamente pomodoro pugliese coltivato da fornitori che hanno ottenuto le più alte certificazioni internazionali in tema di lavoro etico: Global G.A.P. GRASP o SA8000. Standard che garantiscono l’adozione delle migliori pratiche del settore agricolo e a livello sociale, in termini di salute, sicurezza e welfare, contratti, salari e libertà di rappresentanza per i lavoratori. L’azienda è concretamente impegnata a migliorare le condizioni lavorative di coloro che potrebbero finire nella rete di chi sfrutta la manodopera a basso costo, compreso il caporalato.

Princes Industrie Alimentari è nata nel 2012 dall’acquisizione da parte del gruppo giapponese Mitsubishi, tramite la controllata anglo-nipponica Princes Food Limited, della Ar Industrie Alimentari, azienda fondata negli Anni 60 da Antonino Russo. Ha sede e stabilimento a Foggia, un impianto da 500.000 metri quadrati di superficie complessiva, con 30 linee di produzione e una capacità produttiva di oltre 300.000 tonnellate di pomodoro fresco. A livello globale il Gruppo Princes impiega circa 7.000 persone in 14 stabilimenti.

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